Friday, December 17, 2021

Partenariato orientale, l'UE rilancia

 

Il 15 dicembre si è svolto a Bruxelles l'Incontro ministeriale del Partenariato orientale, a cui hanno partecipato Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldavia e Ucraina. L'UE rilancia con un nuovo obiettivo di cooperazione e un investimento di 2.3 miliardi di euro. A latere vi è stato anche un incontro trilaterale Pashinyan-Aliyev-Michel. 

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Sunday, December 12, 2021

Caucaso: fine anno di incontri internazionali

Dall'incontro trilaterale tra Armenia, Azerbaijan e Russia alla 55sima sessione delle Discussioni internazionali di Ginevra dove si dibatte di Georgia e di Abkhazia e Ossezia del Sud. Il 2021 del Caucaso si chiude all'insegna della diplomazia. 

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Wednesday, November 10, 2021

Nagorno Karabakh, ad un anno dalla guerra

 Nella notte fra il 9 e il 10 novembre 2020 veniva firmata la dichiarazione trilaterale di Russia, Armenia e Azerbaijan che segnava la cessazione dei combattimenti fra Armenia, Azerbaijan e i secessionisti del Nagorno Karabakh. Il conflitto armato del 2020 viene chiamato la guerra dei 44 giorni, o la seconda guerra per il Nagorno Karabakh. Su come definire la nuova situazione che si è creata da allora invece non c’è accordo. Le posizioni ufficiali sono distanti e ancora incompatibili, a indicare quanto ancora sia rimasto da negoziare per trovare una soluzione politica al secessionismo del Nagorno Karabakh, exclave armena in territorio azero.

 

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Thursday, November 4, 2021

Iran e Azerbaijan: la crisi dei camion

 

Dopo due settimane di tensioni crescenti tra Iran e Azerbaijan sembrava che finalmente che si fosse ridato voce alla diplomazia, ma Baku rilancia le accuse contro Teheran. Al centro della crisi le rotte commerciali che passano attraverso il Nagorno Karabakh

Seppur in misura minore dell’Armenia e dell’Azerbaijan, ma anche l’Iran ha risentito del blocco dei traffici seguito alla prima guerra del Nagorno Karabakh . Nel periodo sovietico e fin da prima della Seconda guerra mondiale, Armenia e Azerbaijan erano collegati da una ferrovia che proseguiva fino al Nakhchivan e che correva lungo il confine iraniano. L’Iran si era collegato con un proprio ramo a questa rete e da questo transito dipendevano nel 1990 il 10% delle importazioni nazionali iraniane. Con la distruzione di questa connessione - arrivata col primo conflitto del Nagorno Karabakh - l’Iran ha perso l’unica strada ferrata di collegamento commerciale con il Caucaso. Le ferrovie rimaste, l’Armenia-Georgia e la Azerbaijan-Russia, sono troppo distanti e non integrate nel sistema ferroviario iraniano.

Sono tre decenni che l’Iran dimostra interesse per ricreare una o più vie di trasporto per le proprie esportazione e importazioni.

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Amministrative in Georgia: secondo turno peggio del primo

Bassa affluenza alle urne e numerose irregolarità, rilevate sia dagli osservatori OSCE/ODIHR che dalle ong locali. USA e UE nei rispettivi comunicati post elettorali esprimono forti dubbi sul del voto che ha visto la netta vittoria di Sogno georgiano

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Wednesday, September 22, 2021

Georgia, al voto per le amministrative

 

Il prossimo 2 ottobre in Georgia 64 municipalità andranno al voto, compresa la capitale Tbilisi. Nella crisi politica georgiana queste amministrative potrebbero aprire a una nuova tornata di elezioni politiche, motivo per cui sono particolarmente importanti. Un'analisi

 

Il voto del 2 ottobre prevede il rinnovo di 64 municipalità. Gli elettori dovranno scegliere i sindaci e i consigli comunali (Sakrebulo) di 5 città – fra le quali Tbilisi – e 59 altri comuni. Nella precedente tornata di elezioni amministrative il Sogno Georgiano si era imposto in 62 su 64 sindaci eletti, e 63 su 64 consigli comunali.

Le amministrative si tengono ogni 4 anni, e si voterà con una nuova legge elettorale: nelle 5 città capoluogo con un rapporto di 4 seggi a uno stabiliti con il metodo proporzionale, e 2 a uno per i 59 comuni. La soglia di ingresso è il 3% per tutti i consigli comunali, salvo quello di Tbilisi dove si ottiene almeno un seggio con il 2.5%. Per i seggi attribuiti con il sistema maggioritario, si passa il primo turno con il 40% dei voti, altrimenti si va al ballottaggio. Per i sindaci, vince chi ha superato il 50% delle preferenze, in caso non si ottenga questo risultato al primo turno si va al ballottaggio entro 4 settimane fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.

Un voto sicuramente importante perché si ridefiniscono le amministrazioni di buona parte del paese, ma non solo per questo. Per uscire dalla crisi che aveva seguito le elezioni politiche del 2020 si era arrivati a un complicato compromesso, frutto di un accordo secondo il quale l’opposizione avrebbe smesso di boicottare il nuovo parlamento, di cui non riconosceva la legittimità per presunti brogli elettorali, se fossero stati liberati i prigionieri politici, si fosse proceduto verso la riforma della giustizia, e se si fossero tenute elezioni anticipate qualora nelle prossime elezioni amministrative il Sogno Georgiano avesse ottenuto meno del 43% dei consensi. 

Queste, quindi, potrebbero essere le elezioni che aprono a una nuova tornata di elezioni politiche, e per questo sono particolarmente importanti.

 

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Thursday, August 19, 2021

Georgia: la miniera di Chiatura

 

Scoperta alla fine del XIX secolo, la miniera di Chiatura da allora ha attirato l'interesse internazionale per la sua abbondante produzione di manganese. Negli anni, e di recente, non sono mancate mobilitazioni dei minatori per i salari e dei residenti per il dissesto idrogeologico causato dalle estrazioni

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Monday, August 2, 2021

Armenia e Azerbaijan: appetiti, interessi e scontro sulla provincia di Syunik

 La crisi intorno all’area di Syunik è iniziata con il contenzioso transfrontaliero del 12 maggio. Si inserisce nel quadro di problemi di demarcazione di confine che recentemente hanno anche causato un ritorno alle armi. Il cessate-il-fuoco è minacciato da questioni irrisolte, e gli incidenti di scambio di fuoco che causano feriti e morti – tre armeni solo nella giornata del 28 luglio - sono ormai più frequenti lungo il confine armeno-azero che nell’area contesa del Nagorno-Karabakh. La delimitazione del confine è divenuta una crisi a sé stante, e all’interno di questo quadro Syunik ha una posizione particolare.

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